augurando a tutti voi un 2018 ricco di buone foto (soprattutto ben retribuite!) vi informiamo che la quota associativa annuale è stata ridotta a 50 euro, mantenendo il già annunciato intento di ridurla ulteriormente.
Vi ricordiamo che la FPA non ha fini di lucro e che un maggior numero di iscritti alla associazione facilita le trattative con i nostri interlocutori, sostenendo questo direttivo nelle battaglie e negli intenti a beneficio di tutti i fotoreporter.
La quota si versa tramite bonifico bancario:
Fotoreporter professionisti Associati
IBAN: IT 34 Q 02008 05181 000010763868EUR
Saremo lieti di accogliere le vostre opinioni personali, suggerimenti e critiche. Scrivete a fpa.fotoreporter@gmail.com
La FPA è stata convocata in audizione al Senato martedì 19 maggio 2020 presso la Commissione che si sta occupando del recepimento della Direttiva Europea sul Copyright.
Il documento riprende i 4 punti proposti da FPA e condivisi nei mesi scorsi da tutto il Coordinamento dei Fotografi. Tale documento è stato riadattato dal Direttivo per entrare nel merito della direttiva, essendo questa un’occasione storica per la nostra professione e soprattutto la categoria dei fotoreporter, volta a modificare la 633/41 (legge diritto d’autore italiana).
Al termine dell’audizione in Senato, la Commissione ci ha chiesto una relazione sugli emendamenti da proporre, accordandoci solo pochi giorni per presentare un lavoro che di solito si fa in mesi di confronti e tavoli tecnici, quindi è partita una frenetica corsa contro il tempo, sentiti pareri di vari avvocati abbiamo scelto la relazione in cui si indicassero chiaramente gli emendamenti per noi più importanti. Contestualmente insieme ad AIRF siamo riusciti a far aderire tutto il neonato Coordinamento delle Associazioni Fotografi Professionisti così da avere dalla nostra una grande e vasta rappresentanza di fotografi nei vari settori (poiché la Direttiva coinvolge tutti i settori non solo i fotoreporter). Non appena sarà possibile divulgarlo, vi gireremo il testo completo di note di chiarimento.
La commissione ha ora iniziato a scrivere la bozza di legge, noi speriamo che vengano recepiti anche i nostri suggerimenti di emendamento. Seguiremo da vicino il lavoro della commissione e poi l’iter parlamentare col voto alle camere. Ci saranno rappresentanze che faranno del tutto per opporsi, quindi vi chiediamo mai come ora di fare squadra e con le nostre poche risorse sostenere questo importante percorso promuovendo nuove iscrizioni, convincendo gli scettici, rinnovando le quote annuali ed invitare i colleghi a partecipare anch’essi ad un coinvolgimento per mobilitare la nostra categoria. Parallelamente ci stiamo muovendo per chiedere l’iscrizione obbligatoria dei fotoreporter in un registro separato all’interno dell’ODG elenco pubblicisti foto-videoreporter, questo ci potrà aiutare per le proposte o richieste future, altresì potrebbe rappresentare l’ente che potrà permettere di ricevere un ristoro economico (agli autori delle opere) dagli editori, per le riproduzioni fotografiche all’interno delle pubblicazioni di carattere giornalistico, ricevuti da parte dei prestatori di servizi della società dell’informazione. Le percentuali di tale ristoro saranno da stabilire nei futuri tavoli con la parti sociali.
Tra le modifiche che stiamo chiedendo è importante sottolineare un superamento dell’equo compenso per riproduzione di carattere giornalistico, la firma obbligatoria, cominciare a studiare sistemi di tracciamento e certificazione per le immagini messe in distribuzione.
In conclusione il recepimento completo della Direttiva UE copyright comporterà che qualsiasi riproduzione sul web andrà contrattata tra le parti e questo in prospettiva farà aumentare gli investimenti degli editori del web sul mercato della fotografia da un lato, e anche un ristoro per noi autori delle foto da parte delle grandi piattaforme per la riproduzione delle sole immagini in anteprima.
Ci teniamo a ribadire l’importanza di una campagna di tesseramento e rinnovo quota, anche se pur insufficienti per la portata delle iniziative che stiamo portando avanti, possono garantire un minimo di autonomia e libertà di azione.
Presidenza della Repubblica Presidenza del Consiglio dei Ministri Agenzia delle Entrate Istituto Nazionale Previdenza Sociale Loro Sedi
Milano, 10 marzo 2020
Egregi, coscienti del ruolo chiave che ciascun singolo Cittadino e ciascun Operatore economico ricopre, per consentire il superamento dell’attuale crisi sia sanitaria che economica, gli oltre diecimila fotografi professionisti operanti sul territorio nazionale denunciano lo stato di profonda crisi generale abbattutosi sul comparto fotografico, la cui attività di ripresa e documentazione è venuta quasi totalmente meno, giacché si espleterebbe in forma ancillare e conseguente di cerimonie personali, eventi aziendali, eventi sportivi, nonché su produzioni promozionali e pubblicitarie, produzioni artistiche, documentazioni turistiche, iniziative editoriali eccetera; tutti eventi, fatti ed attività che sono stati cancellati o rinviati sine die in ottemperanza dei pur necessari DPCM. Riteniamo indispensabile che i tessuti produttivi più duramente colpiti – come quello fotografico – dalla situazione di crisi contingente siano oggetto di interventi di sostegno sostanziale e non formale, per scongiurare il default di numerosissime attività imprenditoriali e professionali del comparto, con pesanti ricadute di costi sociali inerenti e conseguenti alla perdita del lavoro.
Richiediamo di inserire a pieno titolo e con decorrenza immediata il comparto fotografico (codice ATECO 74.20.11 – 74.20.19 e 74.20.20) nel novero delle attività produttive per le quali si rende necessaria immediatamente l’attivazione di misure di supporto urgenti e sostanziali. Coordinamento delle Associazioni Fotografi Professionisti (in ordine alfabetico) Airf – Associazione Italiana Reporters Fotografi; Aifb – Associazione Italiana Fotografi di Bambini; Afipinternational – Associazione Fotografi Professionisti; Anfm – Associazione Nazionale Fotografi Matrimonialisti; Fiof – Fondo Internazionale per la Fotografia Orvieto Fotografia; FPA – Fotoreporter Professionisti Associati; TAU Visual – Associazione Nazionale Fotografi Professionisti.
Alla ricerca di soluzioni comuni per sostenere il settore professionale, prende corpo una collaborazione spontanea delle diverse Associazioni Professionali: (in ordine alfabetico) Airf – Associazione Italiana Reporters Fotografi; Aifb – Associazione Italiana Fotografi di Bambini; Afipinternational – Associazione Fotografi Professionisti; Anfm – Associazione Nazionale Fotografi Matrimonialisti; Fiof – Fondo Internazionale per la Fotografia Orvieto Fotografia; FPA – Fotoreporter Professionisti Associati; TAUVisual – Associazione Nazionale Fotografi Professionisti. Il Coordinamento Associazioni Fotografi Professionisti nasce con l’intento di offrire a tutte le Associazioni Professionali un punto di confronto, discussione e collaborazione, che permetta di concretizzare azioni congiunte e coordinate, mantenendo sempre e comunque l’identità e la specificità di ciascuna Associazione.
Al tavolo di lavoro del Coordinamento, infatti, verranno di volta in volta proposti progetti ai quali ciascuna Associazione potrà aderire o meno, in funzione delle proprie tipicità e missione di settore. In questo modo, diviene possibile dare corpo ad iniziative unitarie a favore della categoria, senza però appiattire e livellare la rappresentanza delle specializzazioni. Crescita culturale del settore per combattere l’abusivismo, valorizzazione della fotografia professionale, partecipazione alla revisione delle Leggi sul diritto d’autore o che riguardano la professione, apertura di un tavolo di confronto con le Istituzioni per trovare soluzioni comuni ai problemi del settore: sono questi, in estrema sintesi, gli argomenti unitari emersi nella costituzione del Coordinamento. Si tratta di una storica occasione di collaborazione fra le Associazioni di Fotografi Professionisti, che certamente produrrà buoni frutti, a favore di tutti i Colleghi.
A Lecce dal 23 al 25 Luglio 2019, un workshop per chi lavora in situazioni a rischio in Italia o in aree di crisi all’estero. In tre giorni saranno analizzate le situazioni critiche che potrebbero presentarsi durante manifestazioni e scontri urbani in Italia e quelle, più gravi, in aree di crisi (conflitti convenzionali e non) all’estero. Attraverso foto e video saranno illustrate le varie situazioni e come cercare di prevederle abbandonando l’area in tempo o cercando una zona più sicura da cui continuare a lavorare.
Il workshop è tenuto da Pier Paolo Cito, (www.pierpaolocito.it) fotografo con esperienza nei conflitti degli ultimi 20 anni (Kosovo, Ethiopia, Libano, Israele, Palestina-Striscia di Gaza, Iraq, Afghanistan, Libia, Nagorno-Karabakh, etc).
La durata del workshop è di tre giorni, all’interno della Scuola di Cavalleria dell’Esercito Italiano a Lecce e comprende una esercitazione pratica nel poligono di Torre Veneri (LE).
Il Workshop “Foto/giornalismo in aree di conflitto” è tenuto da Pier Paolo Cito, fotogiornalista impegnato degli ultimi 20 anni nella copertura fotografica dei maggiori conflitti internazionali (wwww.pierpaolocito.it), si terrà a Lecce dal 23 al 25 Luglio nella la Scuola di Cavalleria dell’Esercito Italiano a Lecce.
Nel workshop saranno analizzate le varie difficoltà che si incontrano quando si lavora negli scontri urbani in Italia e all’estero (ormai sempre più frequenti) e di quelle, all’estero, in zone di crisi o di conflitto (teatri di guerre convenzionali e non).
Il workshop non è solo diretto agli operatori media, ma anche a tutti coloro che potrebbero trovarsi ad affrontare queste difficoltà durante il proprio lavoro (ricercatori universitari, dipendenti di società multinazionali) o durante il loro tempo libero (attentati).
Il workshop dura tre giorni ed è diviso in tre fasi:
Nel primo giorno saranno trattate le caratteristiche del lavoro durante gli scontri urbani in Italia e all’estero (abbigliamento, attrezzatura specifica e tutti i dettagli o le dinamiche a cui bisogna far caso). Sarà anche trattato il tipo di comportamento da avere con i manifestanti e le Forze dell’Ordine.
Nel secondo giorno saranno trattate le difficoltà del lavoro all’estero in zone di crisi e di conflitto da freelance. Poi personale militare specializzato analizzerà alcuni argomenti tecnici (rischio IED, Improvised Explosive Devices e le caratteristiche dell’ “embedding”).
Il terzo giorno i partecipanti saranno “embedded” con i militari e parteciperanno ad una reale fase addestrativa dei soldati impegnati in una perlustrazione in “territorio ostile” all’interno di un poligono militare. Si avrà modo di vivere lo stress fisico (indossando giubbetto antiproiettile ed elmetto per tutta la durata dell’esercitazione) e psicologico di chi opera in condizioni ostili e a rischio di attacco nemico.
Lo scopo del workshop è di rendere i partecipanti consapevoli dei rischi che possono correre e quindi anticiparli per prendere consapevolmente le decisioni più adatte nelle varie situazioni.
Il workshop si terrà all’interno della Scuola di Cavalleria presso la Caserma Zappalà di Lecce, e l’esercitazione si svolgerà nel poligono di Torre Veneri, nei pressi di Lecce durante un fase formativa del personale militare.
Il workshop prevede il pernottamento in caserma nei giorni 23 e 24 Luglio.
Il costo è di 300 euro. E’ previsto uno sconto del 15% per i soci di FPA.
Cari colleghi, la strada verso una riforma della legge che regola il mondo editoriale e dell’informazione è ancora lunga, ma sembra continuare spedita verso il suo percorso. Abbiamo infatti consegnato alla Presidenza del Consiglio le nostre proposte, discusse ed elaborate durante gli ultimi mesi.
Vi proponiamo qui di seguito il testo integrale, così come ci è stato richiesto di suddividere, ovvero secondo le macroaree identificate dalla Presidenza del Consiglio per gli Stati Generali dell’Editoria.
Attendiamo ora la prossima fase, cioè la discussione che ne farà seguito, prevista tra la fine di maggio e il mese di giugno, con appuntamenti programmati a seconda dei temi e dei soggetti interessati.
Pubblichiamo quindi qui sotto il testo presentato dalla FPA Fotoreporter Professionisti Associati, dandoci appuntamento ai prossimi aggiornamenti.
QUESTIONARIO STATI GENERALI EDITORIA
AREA 2 – GIORNALISTI E ALTRI OPERATORI DEL SETTORE
Contratti e compenso
I rapporti tra il detentore del diritto d’autore (Fotoreporter) e colui che lo rappresenta e gestisce (agenzia di distribuzione o venditore) devono essere regolati tramite accordi scritti e rinnovabili di anno in anno, stabilendo sia l’attività di produzione dei contenuti che le regole di remunerazione in tutti gli aspetti; onde evitarne l’utilizzo non autorizzato dall’autore, sia da parte dei distributori (attraverso accordi di royalties free) sia da coloro che ne acquistano il diritto di pubblicazione, senza rispettarne poi i termini di durata.
Ordine Dei Giornalisti
Definizione della figura del Fotoreporter operante nel campo dell’editoria. Questa figura dovrà seguire i parametri suggeriti dalla direttiva Uni 11476:2013 (la norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale del Fotografo Professionista, ossia della figura professionale operante nel campo della comunicazione visiva per immagini fotografiche fisse o in movimento, nelle sue differenti declinazioni) con ulteriori specificità del settore editoriale e del diritto all’informazione e conseguente istituzione di un registro di Fotoreporter Professionisti Editoriali (FPE).
L’accesso alla professione sarà gestito dalle associazioni di categoria mentre le caratteristiche di accesso al registro (FPE) dovranno essere concertate tra le associazioni di categoria e gli enti preposti.
Deontologia
L’accesso alla professione sarà gestito dalle associazioni di categoria con sottoscrizione di un codice deontologico per Fotoreporter Professionisti Editoriali (FPE), rispettando i principi di correttezza professionale in materia di fotografia e nel rispetto delle leggi Italiane ed Europee.
Inquadramento
Definizione della figura del Fotoreporter operante nel campo dell’editoria (FPE). Questa figura dovrà seguire i parametri suggeriti dalla direttiva Uni 11476:2013, che definisce i requisiti relativi all’attività professionale del Fotografo Professionista, con ulteriori specificità del settore editoriale e del diritto all’informazione con conseguente istituzione di un registro di Fotoreporter Professionisti Editoriali (FPE). La figura del FPE dovrà rispondere ai seguenti 4 criteri: -Rispetto di un codice deontologico dell’informazione, -Esercizio dell’attività fotografica con regolare configurazione fiscale, -Esercizio dell’attività fotografica in forma prevalente su eventuali altre attività professionali, -Esercizio dell’attività fotografica con continuità.
L’accesso alla professione sarà gestito dalle associazioni di categoria, mentre le caratteristiche di accesso al registro (FPE) dovranno essere concertate tra le associazioni di categoria e gli enti preposti.
AREA 3 – EDITORIA
Diritto d’autore
Le foto/video prodotti dal Fotoreporter Professionista Editoriale (FPE), inserito nel registro/elenco, devono essere maggiormente tutelate nella copertura del diritto d’autore e nella durata dello stesso (50/70 anni dalla data di produzione dello scatto).
Stabilire i criteri entro i quali, tutti i media, possono esercitare il diritto all’informazione senza l’autorizzazione dell’autore, nei casi di utilizzo di immagini già pubblicate, autorizzandone la sola riproduzione della copertina e non delle pagine interne, se non in dimensioni estremamente ridotte o sfocate, come già avviene per il testo scritto.
Le immagini prive delle informazioni sulla fonte si riterranno d’illecita provenienza.
Rete di vendita
Per garantire qualità dell’informazione, veridicità del prodotto foto-video e arginare il fenomeno delle fake-news, a chiunque operi nel settore dell’informazione (testate giornalistiche cartacee, tv o web, agenzie stampa, agenzie di distribuzione e vendita) dovrebbero avvalersi esclusivamente della collaborazione di foto-video operatori iscritti all’apposito registro FPE (Fotoreporter Professionisti Editoriali).
Nelle licenze di concessione dei prodotti foto-video deve essere esplicitata la clausola dichiarante che è vietato l’utilizzo dei contributi foto-video senza citare la fonte (autore o distributore). Alla non osservanza della suddetta clausola deve conseguire una sanzione.
E’ necessario sia vietata l’alterazione dei metadati ed impedito il download con tasto destro del mouse.
AREA 4 – MERCATO
Innovazione
Stabilire dei criteri tecnici con l’aiuto di tecnologia dati EXIF/IPTC, non manipolabile, o analoghi sistemi di crittografia dei dati, per tracciare e certificare la provenienza certa dei contenuti (foto-video). Si dovrà ribadire l’obbligo di citazione del nome dell’autore e/o dell’agente rappresentante dei contenuti pubblicati (come già sancito dalla legge) ma soprattutto stabilire le sanzioni per omessa firma da parte dell’editore. Le immagini prive delle informazioni sulla fonte si riterranno d’illecita provenienza.
Concorrenza
Per coloro che operano nel campo editoriale è necessario il rispetto di regole comuni e paritarie a livello deontologico e fiscale. A tal fine un operatore del campo editoriale deve essere iscritto ad associazioni di categoria riconosciute, che regoleranno l’accesso alla professione, sia per gli operanti già professionisti che per i praticanti.
Per valorizzare ed incentivare la qualità in regola con la concorrenza si propone la figura del Fotoreporter operante nel campo dell’editoria (FPE), il cui accesso alla professione e al registro (FPE) dovrà essere concertato tra le associazioni di categoria e gli enti preposti.
Stabilire i criteri entro i quali, tutti i media, possono esercitare il diritto all’informazione senza autorizzazione dell’autore nei casi di utilizzo di immagini già pubblicate, autorizzandone la sola riproduzione della copertina e non delle pagine interne, se non in dimensioni estremamente ridotte o sfocate come già avviene per il testo scritto.
Importante incontro a Milano tra rappresentanti del Direttivo della Fotoreporter Professionisti Associati e i fotoreporter milanesi, la mattina del 15 Aprile 2019, i quali hanno partecipato numerosi mostrando ampio interesse alla vita associativa della categoria.
Nel pomeriggio, il Presidente Claudio Bernardi e i Vicepresidenti Ernesto Ruscio e Andrea Venturini, hanno incontrato un’ampia rappresentanza delle Agenzie Fotografiche e dei Venditori, entusiasti di una cooperazione con la Associazione dei Fotoreporter.
L’argomento principale è il documento delle proposte che la FPA presenterà agli Stati Generali dell’Editoria alla fine del mese corrente.
La mattina del 25 marzo 2019, nell’aula Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si è svolta l’apertura dei lavori degli Stati Generali dell’Editoria, indetti da questo governo e finalizzati alla promulgazione di nuove leggi che regolino il mondo dell’informazione alla luce di una realtà completamente stravolta dai mutamenti tecnologici ed economici. La cerimonia di apertura è stata aperta dall’intervento del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, poi seguita dall’intervento del sen. Vito Crimi (sottosegretario per l’Editoria) che ha illustrato il percorso e gli appuntamenti dei lavori, e infine dagli interventi di alcuni rappresentanti di alcune delle categorie convocate. Sono infatti intervenuti, nell’ordine, Marco Giovannelli (presidente dell’ANSO, Stampa On-line), Andrea Riffeser Monti (presidente della FIEG, Editori Giornali), Raffaele Lorusso (segretario della FNSI, Federazione della Stampa), Carlo Verna (presidente nazionale dell’OdG), Francesco Saverio Vetere (segretario generale USPI) e Giovanna Maggioni (direttore generale UPA, Utenti Pubblicità). Le conclusioni al senatore e sottosegretario per l’Editoria, Vittorio Crimi.
Una prima considerazione da fare è che finalmente si arriva ad un atto concreto da parte della politica per mettere mano ad una materia da sempre lasciata da parte, con conseguenze catastrofiche che sono sotto gli occhi di tutti noi. Oggi per fortuna possiamo dire che, salvo complicazioni politiche, la strada è tracciata e si potrebbe arrivare a compiere un passo atteso da anni.
Una seconda considerazione da fare è quella che la FPA è stata convocata per questa apertura dei lavori, il che dimostra che questo governo vuole tenere conto anche della realtà di chi opera nel campo della foto-informazione. Ovviamente ci faremo garanti che tutte le associazioni della nostra categoria di fotoreporter abbiamo la possibilità di dire la loro e dare così il loro contributo al percorso che sarà svolto nei mesi a venire.
A questo punto entro nel merito di quanto si è detto alla cerimonia d’apertura degli Stati Generali dell’Editoria.
Dopo l’intervento d’apertura di Giuseppe Conte, a garanzia che il governo ha veramente intenzione di mettere mano alle leggi che regolano il mondo editoriale, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Vito Crimi, ha illustrato il percorso che sarà seguito dai lavori, e riporto lo stesso schema presentato:
Si sono identificate 5 macro aree d’interesse.
La prima: L’INFORMAZIONE PRIMARIA –
Proposte di riforma del sistema dell’informazione primaria, del ruolo delle agenzie nel sistema informativo del paese.
La seconda: GIORNALISTI E ALTRI OPERATORI –
Proposte relative alla garanzia di libertà e indipendenza del giornalista.
Revisione dei contratti di lavoro e identificazione di equo compenso.
Proposte relative alla cassa di previdenza dei giornalisti.
Ruolo dell’Ordine dei Giornalisti e relativo albo, proposte alternative al sistema attuale e superamento.
Quali meccanismi implementare per ristabilire la “reputazione, credibilità e autorevolezza” del giornalismo.
Inquadramento nel sistema editoriale di traduttori, fotoreporter, videoreporter, social media manager, fotografi, blogger e altri. Ossia “nuovi” lavoratori ad alta professionalità che sono a pieno diritto operatori dell’informazione e della comunicazione e che integrano e superano il concetto di “essere giornalista”.
La terza: EDITORIA –
Sosteno al pluralismo: quali strategie adottare per sostenere la nascita e la sostenibilità di attività editoriali in una logica di mercato a rischio fallimento.
Assetto societario/proprietario, prospettive nel ruolo di editore puro.
Diritto d’autore, come remunerare le opere editoriali nello scenario attuale digitalizzato e immateriale.
Distribuzione, come rendere efficiente il sistema distributivo italiano per la carta stampata e prodotti fisici.
Stampa, tipografie e poligrafici, come sostenere il mondo della carta stampata e dei suoi addetti in una realtà ormai digitale.
Rete di vendita, come valorizzare, integrare, strutturare l’attuale e il futuro sistema.
La quarta: IL MERCATO –
Innovazione, come sviluppare e sfruttare l’innovazione nel sistema editoriale.
Concorrenza, quali regole per una reale concorrenza.
Trasparenza, Come garantire la trasparenza sul funzionamento nel mercato editoriale, come rendere agevole capire i proprietari delle testate e il peso economico di investitori pubblicitari nei media.
Semplificazione, quali regole inserire o rimuovere per agevolare l’iniziativa editoriale.
Raccolta pubblicitaria, ruolo dei Centri media, agenzie e multinazionali del web, sistemi di rilevazione “audi”, tutela e garanzia degli investitori pubblicitari.
Libri, e-book e audiolibri.
La quinta: CITTADINI –
Diritto a essere (correttamente) informati, si amplia il tema della deontologia professionale del giornalista.
Sostegno alla domanda, ampliamento di modalità ed entità di contributo a sostegno della crescente domanda d’informazione da parte dei cittadini.
Interazione, coinvolgimento e integrazione, il cittadino come parte attiva del sistema editoriale, valorizzazione del ruolo di “produttore di notizie”, verificatore, commentatore di qualsiasi tipo di interazione col sistema mediatico.
SI PROCEDERA’ CON I SEGUENTI TEMPI:
APRILE: Raccolta delle proposte da inviare al sito della PdC/Editori per i Cittadini
MAGGIO: Incontri specifici per ogni categoria. Si terrà una serie di incontri e momenti assembleari specifici con ogni categoria coinvolta nella riforma. Gli editori avranno dunque la possibilità di un confronto aperto e dedicato in una singola giornata, così come le agenzie di stampa, i giornalisti, i distributori nazionali e locali, gli investitori, i centri media, gli edicolanti, i poligrafici, le categorie speciali dei fotoreporter, i video giornalisti, social media manager e così tutti gli attori della filiera. Gli incontri consentiranno di focalizzare al meglio le proposte pervenute al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.
GIUGNO: Dibattito sulle proposte. Si terrà un secondo dibattito pubblico, incentrato sulle proposte emerse in fase di raccolta e riepilogate dal Dipartimento. Questo si svolgerà a Torino in due (2) giornate e consentirà ai partecipanti di esprimere argomentazioni e valutazioni a supporto (o meno) delle idee oggetto di dibattito.
LUGLIO: Sintesi e valutazione politica. Il Dipartimento provvederà a fare una sintesi delle proposte ricevute, introducendo la variabile della valutazione politica da parte del Governo. Sempre nel mese di luglio si terrà il terzo e conclusivo incontro pubblico, nel quale sarà presentato il lavoro di sintesi e avviata la raccolta di feedback sui documenti conclusivi.
SETTEMBRE: Proposte di legge definitive. Acquisite le idee nella fase iniziale del confronto, in seguito al lavoro di sintesi e di valutazione politica, il Dipartimento elaborerà le proposte di legge definitive da sottoporre al Governo, che saranno presentate nel mese di settembre 2019.
Roma, li 26 Marzo 2019
Il Presidente Fotoreporter Professionisti Associati Claudio Bernardi
Il Workshop “Foto/giornalismo in aree di conflitto” è tenuto da Pier Paolo Cito, fotogiornalista impegnato degli ultimi 15 anni nella copertura fotografica dei maggiori conflitti internazionali (wwww.pierpaolocito.it), si terrà a Lecce dal 23 al 25 Luglio nella la Scuola di Cavalleria dell’Esercito Italiano a Lecce.
Nel workshop saranno analizzate le varie difficoltà che si incontrano quando si lavora negli scontri urbani in Italia e all’estero (ormai sempre più frequenti) e di quelle, all’estero, in zone di crisi o di conflitto (teatri di guerre convenzionali e non).
Il workshop non è solo diretto agli operatori media, ma anche a tutti coloro che potrebbero trovarsi ad affrontare queste difficoltà durante il proprio lavoro (ricercatori universitari, dipendenti di società multinazionali) o durante il loro tempo libero (attentati).
Il workshop dura tre giorni ed è diviso in tre fasi:
Nel primo giorno saranno trattate le caratteristiche del lavoro durante gli scontri urbani in Italia e all’estero (abbigliamento, attrezzatura specifica e tutti i dettagli o le dinamiche a cui bisogna far caso). Sarà anche trattato il tipo di comportamento da avere con i manifestanti e le Forze dell’Ordine.
Nel secondo giorno saranno trattate le difficoltà del lavoro all’estero in zone di crisi e di conflitto da freelance. Poi personale militare specializzato analizzerà alcuni argomenti tecnici (rischio IED, Improvised Explosive Devices e le caratteristiche dell’ “embedding”).
Il terzo giorno i partecipanti saranno “embedded” con i militari e parteciperanno ad una reale fase addestrativa dei soldati impegnati in una perlustrazione in “territorio ostile” all’interno di un poligono militare. Si avrà modo di vivere lo stress fisico (indossando giubbetto antiproiettile ed elmetto per tutta la durata dell’esercitazione) e psicologico di chi opera in condizioni ostili e a rischio di attacco nemico.
Lo scopo del workshop è di rendere i partecipanti consapevoli dei rischi che possono correre e quindi anticiparli per prendere consapevolmente le decisioni più adatte nelle varie situazioni.
Il workshop si terrà all’interno della della Scuola di Cavalleria presso la Caserma Zappalà di Lecce, e l’esercitazione si svolgerà nel poligono di Torre Veneri, nei pressi di Lecce durante un fase formativa del personale militare.
Il workshop prevede il pernottamento in caserma nei giorni 23 e 24 Luglio.
Mercoledì 16 maggio alla galleria “La Dolce Vita” in via Palermo 41, saranno presenti tutti i fotoreporter che hanno fatto la storia del foto-giornalismo italiano, dai più vecchi all’ultima generazione. Si ripercorrerà la storia di un lavoro che ha dato tanto e che oggi sta vivendo un momento difficile. Partecipazione libera.