Non abbiamo fatto in tempo a finire la riunione dei Fotoreporter romani presso Visiva – La città dell’immagine lo scorso 18 Novembre che riceviamo la segnalazione su questa video-inchiesta delle Iene. Si parla “Di Tutto“, di come funzionano le scatole cinesi e del perché tutti i giornalisti e fotografi di agenzie rischiano ogni giorno di lavorare senza ricevere un centesimo. Non è “la crisi” ma un modo di fare delinquenziale. Da notare l’atteggiamento di Chiarini, il proprietario dell’agenzia Olycom, che in questo meccanismo ci è cascato ben due volte: se le agenzie non sono in grado di tutelare chi lavora con loro, non si sa dove andremo a finire.
Cari colleghi,
la corsa al ribasso del prezzo delle fotografie e il crescente numero degli editori che pagano in ritardo o spesso non pagano affatto stanno dando il colpo di grazia a questa professione.
A Milano le agenzie fotografiche (tutte anche le maggiori) si riuniscono per trovare una strategia comune. Chiedono a noi fotografi di partecipare.
E’ importante incontrarsi tra noi fotografi e stabilire una strategia comune, verso gli editori si, ma cogliamo l’occasione per aprire un tavolo di trattative con le agenzie fotografiche.
Divulgate e partecipate tutti
L’INVITO all’incontro che è APERTO A TUTTI I FOTOREPORTER indipendentemente se associati, la FPA si fa solo da intermediario per organizzare l’assemblea.
Carissimi colleghi,
la FPA Fotoreporter Professionisti Associati partecipa ai Photographers Dayspresso Visiva – La città dell’immagine in via Assisi 117 a Roma!
Qui sotto gli eventi organizzati dai Photographers Days nei giorni in cui saremo presenti con uno stand.
Vi aspettiamo!
Venerdi 25 dalle 19,00 alle 22,00seminario di TAU Visual – Associazione Italiana Fotografi Professionisti tenuto da Roberto Tomesani, sui temi “Professione Fotografo, concreti spunti di differenziazione” e “Arte e fotografia: incontro di due realtà”; ricordiamo che Sabato 26 Ottobre Tau Visual sarà presente alla manifestazione con un desk di assistenza e consulenza personale per i professionisti presenti. In contemporanea e con la supervisione di Autori Bestsellersdi Fotolia negli spazi Studio saranno disponibili per gli iscritti con card blueo superiore i Model Sharing Fotolia, come nel precedente Venerdi 20.
Sabato 26 ottobre viene proposto il primo dei due “Festival a Confronto”, l’iniziativa studiata da Gigliola Foschi che porterà curatori di Festival a confronto. Tra le 10,00 e le 13,00 Enrico Stefanelli di Photo LuxeMarco Delogu in rappresentanza del Festival Internazionale di Roma discuteranno con Gigliola Foschi.
Al pomeriggio dalle 15,00 in poi letture/selezioni Progetti Fotografici Pro effettuate dai curatori in slot da 15 minuti, a prenotazione obbligatoria per le card da blue in su. Sabato pomeriggio tra le 16,00 e le 18,00 grande shooting show pubblico di Maurizio Galimberti con la sua musa Arianna Grimoldi, con presentazione del loro nuovo progetto autoriale, preceduto tra le 15,00 e le 16,00 da distribuzione di copie a costo ridotto e book sign dell’ultimo libro di Maurizio Galimberti “Paesaggio Italia”.
Subito dopo, tra le 18,00 e le 20,00 Seminario pubblico di Fabrizio Pivari “Il mondo visto da lassù e dall’altezza che preferisco”, tecnologie e comunicazione per una nuova promozione.
Sabato pomeriggio tra le 15,00 e le 19,00 vi sarà anche il primo dei due workshop Pro sui Grandi Maestri tenuto da Massimo Ciampa, Ad di Visiva: dedicato a Helmut Newton consiste in studio e produzione di un’opera nello stile del Maestro ed è riservato ad un numero ristretto di partecipanti.
Sabato per tutto il giorno inoltre altre due session giornaliere di Personal Photographers (Food, coachFloriano Formoso ed Eleonora Vasco – still-life, oggettistica, coach Marco Pasqua)
Domenica 27 ottobretra le 10,30 e le 13,00 seconda tavola rotonda di “Festival a Confronto” con Gigliola foschi, Walter Liva di Spilimbergo Fotografia e Miha Colner del Ljubljana Festival con letture/selezioni progetti fotografici al pomeriggio. Tra le 10,00 e le 13,00 Maurizio Galimberti terrà un workshop riservato a pochi fortunati partecipanti.
Al pomeriggio tra le 15,00 e le 18,00 un seminario pubblico sul tema “Fotoreporter ed Editoria, professione e scenari futuri” con Marco Toldi e Anna Schiavone di Obiettivo Reporter tra le 15,00 e le 19,00secondo workshop sui Grandi Maestri tenuto da Massimo Ciampa dedicato a Joyce Tennyson, mentre alla sera alle 19,00 vi sarà l’opening della mostra “Roma la Bella” con le trenta immagini selezionate dalla Maratona Fotografica.
Sempre Domenica infine altre tre session giornaliere di Personal Photographers (ritratto, coach Roberto Gabriele – Food, coach Floriano Formoso ed Eleonora Vasco – still-life, oggettistica, coach Marco Pasqua)
Dal prossimo 18 ottobre prende il via la Quarta Edizione dei Photographers Days nella sede di Visiva – la città dell’immagine in via Assisi 117 a Roma.
La manifestazione, diventata ormai un irrinunciabile appuntamento per professionisti e amatori, si snoderà nell’arco di un’intera settimana, tra il 18 e il 27 ottobre 2013.
Il 18 ottobre, giorno dell’inaugurazione, alle ore 19 l’ingresso alle mostre sarà GRATUITO e LIBERO per tutti!
Prodotti da Starring (editore di Photographers.it) e Visiva e studiati in collaborazione con Fotolia, Tutto Digitale e numerosi altri partner di rilievo nel settore della fotografia, i Photographers Days offrono percorsi strutturati in modo da consentire una partecipazione attiva a diverse tipologie di utenti.
Ricordiamo all’interno dei PH days ii grandi eventi come il Mercato Fotografico Dell’usato e Antiquariato di Sabato 19 ottobre, la grande Maratona Fotografica di Domenica 20, la nuova formula di Personal Photographer, i Set Fotografici Fotolia, la grande mostra della Ten Collection e la mostra di Gianmarco Maraviglia con ingresso libero il giorno dell’inaugurazione, i contenuti sul video e cinema di Tutto Digitale e le Presentazioni, i Workshop e i Seminari dei numerosi partner presenti.
La formula studiata per questa quarta, completamente rinnovata, edizione romana è originale ed innovativa: saranno infatti messe a disposizione dei partecipanti 4 diverse tipologie di card che consentiranno l’ accesso a più contenuti: dalle mostre, ai seminari, alla maratona, al mercato fotografico, alla lettura portfolii, selezione progetti con Auronda Scalera, shooting dedicati ai grandi maestri della fotografia tenuti da Massimo Ciampa, agli shooting con Maurizio Galimberti,al book corner HF, alla tavola rotonda con i maggiori direttori dei festival italiani ed europei con Gigliola Foschi, Enrico Stefanelli, Walter Liva, Marco Delogu, Miha Colner, Peggy Amison e tante altre sorprese.
I contenuti non compresi nelle card e prenotabili separatamente sono:
Maratona Fotografica – Partecipazione alla grande Maratona Fotografica di domenica 20 ottobre. www.photographers.it/maratonefotografiche
Personal Photographer – La nuova Formula di Shooting personale introdotta dai Photographers Days.
Altra novità di rilievo nell’edizione di quest’anno saranno i Photographers Happy Seminar:
da lunedi 21 a venerdi 25 ottobre, tutte le sere dalle 19,00 alle 22,00 i Photographers Days proporranno infatti incontri pubblici a tema, con la formula seminario + happy hour + discussione pubblica.
Sabato 26 ottobre la manifestazione raggiungerà il suo clou con il debutto di Festival a Confronto, l’iniziativa studiata da Gigliola Foschi che porterà curatori di Festival Italiani a confronto con curatori di Festival Stranieri. Enrico Stefanelli di Photo Lux e Walter Liva di Spilimbergo Fotografia si confronteranno con due curatori di rassegne estere, Peggy Amison del Belfast Photo Festival e Miha Colner del Ljubljana Festival, con la gradita partecipazione di Marco Delogu del Festival Internazionale di Roma.
Le giornate del 10 e l’11 ottobre aprono la nona edizione di FotoLeggendo “A occhi Aperti”. Una rassegna che guarda al mondo e si interroga, attraverso una molteplicità di temi, sul linguaggio visivo contemporaneo. Un’esperienza culturale, divulgativa e didattica, piena di emozioni e possibilità di incontri tra i diversi linguaggi fotografici.
ConYakuza di Anton Kusters, in anteprima italiana, il 10 ottobreOfficine Fotografiche Roma apre la nona edizione di FotoLeggendo. A seguire l’11 ottobre all’ ISA – Istituto Superiore Antincendi – inaugura la collettiva composta da oltre venti mostre e installazioni. Come da tradizione, il 12 e il 13 ottobre, nei medesimi spazi, si prosegue con un ricco weekend che offre letture di portfolio, incontri, proiezioni e presentazioni editoriali. Le giornate si concludono con l’assegnazione dei tre Premi: FotoLeggendo, G. Tabò ed Éxchange Boutographies.
Ogni anno FotoLeggendo assume connotati diversi, nei colori, nei contenuti e nel messaggio: A OCCHI APERTI, recita il claim di questa edizione.
Uno sguardo lucido, presente, focalizzato sulla realtà oggettiva che ci circonda, che non esclude una visione personale, introspettiva, autoriale, volta al futuro. Questo il filo conduttore che lega le mostre di Fotoleggendo 2013, una scelta deliberata di apertura verso differenti linguaggi fotografici, dal sociale al personale, dal reportage all’installazione fotografica, dal fotogiornalismo più crudo alla fine art più visionaria.
Visioni più che mai diversificate, frutto delle osservazioni di autori dalle provenienze geografiche e dalla formazione artistica tra le più disparate. L’intento di Fotoleggendo 2013 è quello di guardare il mondo con occhi aperti in un momento storico-culturale molto particolare per il mondo dell’immagine, nel quale siamo tempestati da una quantità di fotografie senza precedenti e si fa sempre più pressante l’esigenza di trovare un filtro per modulare la nostra cultura visiva, individuando progetti di alta qualità senza però restare ingabbiati in regole e preconcetti che appartengono ormai al passato. Un’apertura al mondo e al futuro quindi, attraverso una fotografia senza limiti o etichette, fatta di tanti nomi, tanti occhi, tante colorate culture.
INAUGURAZIONI MOSTRE (GIORNATE DEL 10 E 11 OTTOBRE)
FotoLeggendo porta con sé grandi racconti, a partire dal fotografo belga Anton Kusters che, in collaborazione col fratello Malik Kusters, ha fotografato la Yakuza, una delle mafie più potenti del mondo. Un lavoro documentaristico di portata straordinaria che non esprime giudizi e opinioni, ma testimonia, attraverso sensazionali fotografie, i riti della Yakuza giapponese.
L’11 ottobre alI’SA si presenta un ricco repertorio di immagini che vanno dalla fotografia documentaria a quella di reportage, passando per sguardi che pur ricorrendo alla realtà, seguono un percorso di ricerca più intimo e soggettivo. Molti i fotografi rappresentati da importanti agenzie, insigniti da prestigiosi premi internazionali, a partire dal pluripremiato fotogiornalista Robin Hammond. Il progetto dell’autore, Zimbabwe: Your Woods Will Be Named Silence, “le vostre ferite saranno chiamate silenzio”, documenta il crollo della società dello Zimbabwe, il collasso della sua struttura produttiva e le ferite inferte alla popolazione, una nazione che sta morendo di malattie e povertà nella disattenzione e silenzio generale.
Sull’onda della fotografia documentaria, il percorso visivo continua con la fotografa belga Brigitte Grignetcon un lavoro ci immerge nella quotidianeità dell’arcipelago di Chiloé, a 1100 chilometri a sud di Santiago, in Cile. Chiloé-La Cruz Del Surracconta i miti e l’eterna lotta tra la terra ed il mare di una società che crede ancora nelle navi fantasma, nelle streghe, in Dio e nel potere della comunità.
Tra le anteprime si collocano gli scatti di Thomas Herbrichche presenta The Truth About The Moon / La verità dello sbarco sulla luna. Una serie di sequenze che mettono in scena, in maniera molto divertente, la missione sul pianeta lunare, burlandosi delle teorie cospiratorie che gli uomini, negli anni, hanno alimentato.
Il fascino di Oslo nelle fotografie di Morten Andersen. Black And Blue cattura il paesaggio metropolitano, alternandolo ad attimi di euforia della “comunità” notturna nella Capitale norvegese. Una registrazione inaspettata di fugace bellezza, spesso colta nelle sue espressioni più aspre e crude. Le figure confuse, le luci sporche, le strade desolate con e forme austere degli edifici modernisti offrono una visione essenziale della città in movimento, quasi sempre sprovvista della presenza umana.
Dal nord Europa al sud dei Balcani con le fotografie di Giovanni Cocco. Forgotten Memories, riporta le condizioni dei pochi monasteri rimasti in Kosovo, della chiesa ortodossa serba, e la vita dei monaci che tentano di preservarli.
In viaggio lungo la Route 1 con Rafal Milach, la strada principale che percorre in maniera circolare l’Islanda. In The Car With Rnon va alla scoperta del paesaggio islandese, ma dei rapporti che si instaurano nel corso di questo insidioso viaggio.
FotoLeggendo non poteva non tenere conto del processo di democratizzazione della fotografia che si è avuto grazie ai social network.Adele Sarno, giornalista e fotografa, insieme aLina Pallotta raccolgono queste testimonianze con #hashtag. Luoghi e immagini uniche che non avremmo mai potuto avere senza il prezioso scatto dei fotografi che pubblicano su queste piattaforme, un osservatorio privilegiato, sempre puntuale, da cui curiosare e conoscere il mondo.
FotoLeggendo scopre e promuove anche i nuovi talenti attraverso i suoi premi.
Vincitore del Premio FotoLeggendo e del Portfolio Italia 2012 con Turkish Blue Gold, Tommaso Protti analizza con questo reportage lo sviluppo del progetto GAP (Guneydogu Anadolu Projesi), un piano di sviluppo regionale lungo il Tigri e l’Eufrate, per modernizzare l’Anatolia sud-orientale. Il fotografo, grazie anche al premio ricevuto, attualmente è membro dell’Emerging Talent presso Reportage by Getty Images.
Camilla De Maffei, selezionata al Festival Boutographies – Rencontres photographiques de Montpellier, presenta The Visible Mountain – Sarajevo (2010-201). Condotto a Trebević, la montagna ai piedi di Sarajevo, il progetto è basato sull’interazione tra fotografia ed antropologia sociale che esplora il passato e il presente di un territorio dimenticato,
Alla quinta edizione, il concorso Giovanni Tabò 2013 ospita i due finalistiOliviero Fermariellocon Ab Aeterno e Graziano Panfili conSono tra noi.
Il primo riporta gli incontri, in diversi Paesi, del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), l’organo della Chiesa cattolica cui è affidato l’incarico di creare comunione e condivisione tra i diversi vescovadi europei. Il secondo selezionato, attraverso giochi di luce, invita a calarsi nelle suggestioni del mondo paranormale e in particolare sul fenomeno degli avvistamenti di UFO.
Tra le giovani promesse, Martina Cirese con Asankojo indaga il complesso rapporto tra identità, alterità, simboli e istituzioni: una rappresentazione onirica della crisi individuale nella nostra società.
Infine, dopo il grande successo della scorsa edizione, nuove proposte per lo Spazio OF che si conferma un laboratorio di idee libere e aperte. Lo spazio è un incontro di visioni, fra i photoeditors “i voyeur dei voyeur” – come li definisce John G. Morris – e i fotografi che si sono formati all’interno di Officine Fotografiche. Sette photoeditors per dodici personalissimi modi di vedere la realtà. Una selezione che s’intreccia e dialoga fra bianco e nero, colore o pura sintesi di luce che hanno una comune finalità. Raccontare.
I photo editor: Giulia Foscolo, Cristiana Martinelli, Alessia Ricciardi, Sarah Carlet, Elena Hanim Onem, Mauro Pelella, Annalisa Polli hanno seguito gli autori: Alessandra Ascrizzi, Daniele Stefanini, Martino Chiti, Chiara Barraco, Eliana Bambino, Eva Kosloski, Fabio Renzi, Filippo Maria Gianfelice, Gianluca Abblasio, Pietro Guidoni, Emanuele Inversi, Domenico Pugliese.
LE INAUGURAZIONI E LE MOSTRE NEGLI ALTRI SPAZI Dal 17 ottobre al 17 novembre 2013)
Il programma propone ancora mostre negli spazi dellab>Gallery Cafè (The National Womb Baby boom in Nagorno Karabakh), dell’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata (Italia A Piedi, di Marcello Fauci), di 10b photography (Chernobyl Legacy Paul Fusco / Magnum Photos), s.t. foto libreria galleria (Dario Ignani 80’s Dark Portraits), cui si aggiunge una mostra a cura di Camera Oscura presso il Cinema Palazzo (Photo attack / atti di fotografia).
Presentata oggi la XII edizione del FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma, Festival che prolunga anche il periodo di apertura – di oltre due mesi in questa edizione – in linea con il progetto del Museo rivolto alla valorizzazione, promozione e diffusione della fotografia contemporanea nelle sue diverse forme e linguaggi.
Altra novità è la creazione di un comitato scientifico composta da Éric de Chassey, Tim Davis, Marco Delogu, Bartolomeo Pietromarchi, Guy Tillim, con lo scopo di sovrintendere e dare delle linee guida al Festival.
Inaugurazione: venerdì 4 ottobre 2013, ore 19.00 Apertura al pubblico: 5 ottobre – 8 dicembre 2013
Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta dal 5 ottobre all’8 dicembre 2013 la XII edizione di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma, promosso dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale, co-prodotto dal MACRO e Zètema Progetto Cultura.
Tema della XII edizione è VACATIO: sospensione e assenza in fotografia, per riflettere sull’atto di fotografare, sulla specificità della disciplina – anche in relazione alle nuove tecnologie –, sul concetto di sottrazione e sul confine tra la fotografia e le altre arti.
“attraverso le immagini cerchiamo di capire cosa è esistito e cosa continueremo a vedere. in un’epoca di vacatio crediamo alla centralità della fotografia, indaghiamo nuove e vecchie assenze. Ora che abbiamo bisogno di punti fermi e che la fotografia può spaziare anche in terreni non reali, ci interroghiamo su cosa ci manca o di cosa sentiremo la mancanza. Ragionare sull’assenza significa capire sin dove può arrivare la sottrazione, e quindi la fotografia stessa, ragionare sul confine tra la fotografia e le altre arti. L’assenza si intende qui in contrapposizione a valori fotografici ormai superati dove la priorità era data al soggetto fotografato ed il ruolo dell’immagine era relegato al documento.”
Questa edizione presenta i protagonisti più rappresentativi della scena internazionale del 2013, tra cui: Patrick Faigenbaum, nominato a giugno vincitore del prestigioso premio Henri Cartier Bresson; Adam Broomberg & Oliver Chanarin, vincitori del Deutsche Prize a Londra nel giugno 2013; le personali di due grandi fotografi italiani come Paolo Pellegrin e Guido Guidi; l’omaggio a Gigi Giannuzzi e alla sua casa editrice Trolley Books; Tim Davis, a cui è stata affidata l’XI edizione della Commissione Roma, il grande lavoro annuale sulla città che ha visto coinvolti, tra gli altri, autori quali Josef Koudelka, Martin Parr, Graciela Iturbide, Alec Soth, Guy Tillim e lo scorso anno Paolo Ventura.
PROGRAMMA MOSTRE
VACATIO, fotografie di Aline Diépois & Thomas Gizolme, Elger Esser, Patrick Faigenbaum, Gaston Zvi Ickowicz, Guy Tillim, Jeff Wall, a cura di Marco Delogu (Sala Enel) A New Map of Italy, fotografie di Guido Guidi, a cura di Inge Hennemann, in collaborazione con Pixsea Award Bruxelles (Sala Enel)
Wounded Cities, fotografie di Leo Rubinfien, a cura di Joshua Chuang (Sala Enel) Foresta Bianca, a cura di Francesco Zanot, con la collaborazione di Gerry Badger, Sandra S. Phillips e Sujong Song (Sala Enel) A Number of Angles, fotografie di Fleur van Dodewaard, a cura di Claudia Caprotti e Alessandro Dandini de Sylva (Sala Enel) Trolleyology in Rome, fotografie di Adam Broomberg & Oliver Chanarin, a cura di Hannah Watson (Project Room 1) Another Country, fotografie di Paolo Pellegrin, a cura di Marco Delogu (Sala Enel) Premio Graziadei Studio Legale per FOTOGRAFIA, fotografie di Luca Nostri e Luca Spano (Sala Enel) Premio IILA-FOTOGRAFIA 2013, fotografie del vincitore Josè Arispe e dei finalisti
Francisco Donoso, Jonathan Carvajal, Patrick López Jaimes, Lorena Endara, a cura di Sylvia Irrazábal (Foyer) Premio IILA-FOTOGRAFIA 2012, fotografie di Alejandro Cartagena (Foyer) From the Background to the Foreground, fotografie di Sergio Zavattieri, a cura di S.A.C.S, Comitato Scientifico: Laura Barreca, Daniela Bigi, Lorenzo Bruni, Valentina Bruschi, Giovanni Iovane, Helga Marsala e Cristiana Perrella (Hall) Ritratto di quartiere. Dallo stabilimento Birra Peroni al MACRO, a cura di Carolina Pozzi e Saverio Verini, in collaborazione con Archivio Storico Birra Peroni (Foyer) Commissione Roma 2013, Quinto Quarto, fotografie di Tim Davis, a cura di Marco Delogu (Sala Enel) Call for entry 2013, fotografie di Ezio D’Agostino e di Giorgio Di Noto (Sala Enel)
INCONTRI DI FOTOGRAFIA
venerdì 4 ottobre 2013 (Auditorium | prenotazione obbligatoria allo 060608)ore 18.00 | Patrick Faigenbaum. Villa Medici andata e ritorno | Incontro con Patrick Faigenbaum, Jean-François Chevrier, Jeff Wall, Éric de Chassey
sabato 5 ottobre 2013 (Auditorium | ingresso libero fino ad esaurimento posti)
ore 15.30 | Commissione Roma 2013 | Tim Davis e Marco Delogu in conversazione sulla Commissione Roma 2013
ore 17.00 | Garry Winogrand. The sense of undoing | Incontro con Leo Rubinfien
ore 18.30 | Dal progetto all’oggetto. Passato, presente e futuro dell’editoria fotografica | Incontro con Michael Mack e Marco Delogu
ore 20.00 | On Trolley Books. Una casa editrice di culto | Incontro con Adam Broomberg, Oliver Chanarin e Hannah Watson
sabato 5 ottobre 2013 (Sala Cinema | ingresso libero fino ad esaurimento posti)
ore 18.00 | Marina Ballo Charmet. Sguardo Terrestre | Incontro con il curatore della mostra Stefano Chiodi e Jean-François Chevrier
domenica 6 ottobre 2013 (Auditorium | ingresso libero fino ad esaurimento posti)
ore 17.00 | Fotografia israeliana contemporanea. Un certo sguardo | Incontro con Maurizio Giovanni De Bonis, Aya Lurie, Gaston Zvi Ickowicz
ore 18.30 | Guido Guidi. Nuove, antiche rotte della fotografia italiana | Incontro con Guido Guidi, Antonello Frongia e Laura Moro
PHOTOBOOKS AREA. Editoria fotografica a Roma (Spazio Area | ingresso libero)
a cura di Alessandro Dandini de Sylva e Saverio Verini
Durante i tre giorni inaugurali (4, 5 e 6 ottobre 2013) il Festival ospita, nello Spazio Area del MACRO, case editrici, editori indipendenti, autori di pubblicazioni self-published e librerie internazionali che si sono distinte in questi anni per l’elevata qualità delle produzioni nell’ambito dell’editoria fotografica. Partecipano: Chopped Liver Press, Danilo Montanari Editore, Documentary Platform, Drago, Loosestrife Editions, Lugo Land, MACK, Monospace Press, One Room, Osservatorio Fotografico, Postcart, Quodlibet, s.t. foto libreria galleria, Trolley Books. sabato 5 ottobre, ore 15.00 | book signing
WORKSHOP
Paolo Ventura | sabato 5 ottobre, dalle ore 11.00 alle ore 17.00 (Sala Cinema)
Paolo Pellegrin | domenica 6 ottobre, dalle ore 11.00 alle ore 17.00 (Sala Cinema) PER INFO: blog.fotografiafestival.it
Una selezione di 78 fotografie saranno ospitate dal 3 ottobre 2013 al 6 gennaio 2014 nel Museo di Roma Palazzo Braschi nella mostra “Robert Capa in Italia 1943 – 1944”.
Ideata dal Museo Nazionale Ungherese di Budapest e Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, il Ministero delle Risorse Umane d’Ungheria, il Fondo Nazionale Culturale, l’Istituto Balassi – Accademia d’Ungheria a Roma e l’Ambasciata di Ungheria a Roma. L’organizzazione è di Zètema Progetto Cultura e la cura di Beatrix Lengyel.
Una mostra – la cui tappa successiva sarà Firenze presso il MNAF Museo Nazionale Alinari della Fotografia dal 10 gennaio al 30 marzo 2014 – organizzata in occasione dell’Anno Culturale Ungheria Italia 2013 che coincide con il centenario della nascita di questo grande maestro della fotografia del XX secolo (1913–1954) e che racconta con scatti in bianco e nero il settantesimo anniversario dello sbarco degli Alleati. Esiliato dall’Ungheria nel 1931, inizia la sua attività di fotoreporter a Berlino e diventa famoso per le sue fotografie scattate durante la guerra civile spagnola dal 1936 al 1939. Quando arriva in Italia come corrispondente di guerra, ritrae la vita dei soldati e dei civili, dallo sbarco in Sicilia fino ad Anzio: un viaggio fotografico, con scatti che vanno da luglio 1943 a febbraio 1944 per rivelare, con un’umanità priva di retorica, le tante facce della guerra spingendosi fin dentro il cuore del conflitto.
Le immagini colpiscono ancora oggi per la loro immediatezza e per l’empatia che scatenano in chi le guarda. Lo spiega perfettamente John Steinbeck in occasione della pubblicazione commemorativa di alcune foto di Robert Capa “Capa sapeva cosa cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino.”
Ed è così che Capa racconta la resa di Palermo, la distruzione della posta centrale di Napoli o il funerale delle giovanissime vittime delle Quattro Giornate di Napoli. E ancora, vicino a Montecassino, la gente che fugge dalle montagne dove infuriano i combattimenti. E i soldati alleati, accolti a Monreale dalla gente, o in perlustrazione in campi opachi di fumo.
Settantotto fotografie nelle quali l’obiettivo di Capa mostra una guerra subita dalla gente comune, piccoli paesi uguali in tutto il mondo ridotti in macerie, soldati e civili vittime della stessa strage.
Così Ernest Hemingway, nel ricordare la scomparsa, descrive il fotografo: ”Ѐ stato un buon amico e un grande e coraggiosissimo fotografo. Era talmente vivo che uno deve mettercela tutta per pensarlo morto.”
Foto, famose in tutto il mondo, che raccontano a modo loro la vita.
Di seguito la presentazione della mostra nelle parole della curatrice Beatrix Lengyel
ROBERT CAPA IN ITALIA
Robert Capa è uno dei più grandi fotografi del XX secolo,
se non addirittura di tutti i tempi
Un corrispondente di guerra dotato di tutte le qualità indispensabili al giornalista di grande professionalità: la tenacia, la necessaria aggressività nel raggiungere il cuore degli avvenimenti, l’inventiva, le eccellenti capacità relazionali. A queste si aggiungevano le doti di un grande artista: forte sensibilità, capacità di riconoscere e scegliere temi, senso della composizione. Nonostante conoscesse la paura, fu con coraggio impegnato in tutti i più importanti scenari bellici attorno alla metà del XX secolo, avendo sempre ben presente l’eterno dilemma del giornalista e del fotoreporter: esserci per richiamare l’attenzione del mondo sul dolore, senza però poter personalmente aiutare gli afflitti. Robert Capa svolse la propria professione con la massima intensità, rendendo quel costante conflitto interiore uno strumento nello sforzo di mostrare sempre ciò che veramente ritenesse importante.
Mai nessun altro vi è riuscito completamente, perché nessuno mai si è trovato abbastanza vicino alla scena, come peraltro lui stesso ebbe a confessare: «Se le tue fotografie non sono all’altezza, non eri abbastanza vicino». Era vicino alla morte del miliziano, era nel mezzo del bagno di sangue dei primi a sbarcare in Normandia, e, naturalmente, anche nel mezzo della guerra d’Indocina, dove calpestò la mina fatale. Visse una vita intensa, passionale, vorace nel desiderio di ottenere tutto, fu campione dell’azzardo. Una vita in cui non potevano trovare posto figli, una vita fatta di solitudine, una vita da apolide, la cui fine era forse già stata scritta dal destino. Probabilmente questo era l’unico modo per vivere e mostrare al tempo stesso tutto ciò che lo circondava.
Le fotografie di Robert Capa sono impresse nella memoria collettiva come piccoli frammenti del XX secolo. Sono tessere di un simbolico mosaico degli istanti che separano vita e morte e delle atrocità delle cinque guerre di cui fu testimone. Grazie alla delicatezza, all’umanità, alla spontaneità e alla sensibilità dei suoi scatti, generazioni di fotografi hanno compreso come sia possibile immortalare i dimenticati e gli ultimi nell’intimità degli attimi di cui si compone una vita, siano essi attimi di commozione, sollievo, terrore o felicità. Beatrix Lengyel Curatrice della mostra, Museo Nazionale Ungherese
“Momenti di sport – Campione d’Italia”, è il concorso fotografico indetto per il terzo anno dal Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi (GLGS-USSI Lombardia) in collaborazione con il Casinò di Campione d’Italia. Il concorso, riservato a giornalisti e fotografi iscritti all’Ordine e agli studenti delle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine, riguarda immagini che fissino momenti di sport a qualunque livello.
Il primo premio è stato vinto da Olivier Morin, fotografo AFP, con uno scatto ad Usain Bolt, mentre il secondo premio è andato a Giorgio Perottino con una fotografia del nuoto sincronizzato e il terzo premio a Pier Maulini con una panoramica del ciclismo sulle “strade bianche”.
Menzioni d’onore a Gabriele Bouys (Totti), Tiziano Pucci (rugby) ed al nostro vice presidente Andrea Staccioli (tuffi).
Il giorno 2 settembre alle ore 13.00 nello Spazio della Regione del Veneto – Hotel Excelsior Lido di Venezia, nell’ambito della Mostra del Cinema, è stato consegnato il Premio Una Vita nel Cinema. I premiati di quest’anno sono: il regista Giuliano Montaldo, l’attrice Virna Lisi e i fotografi Giorgio Zucchiatti e Karen Di Paola.
L’evento si svolge da oltre 20 anni, grazie soprattutto alla spinta organizzativa dell’artista Giorgio Bortoliche ogni anno offre le proprie opere per gli artisti selezionati, premiando personalità di spicco che con diversi ruoli e competenze si occupano di cinema.
Il Premio è stato assegnato a grandi protagonisti del cinema come Woody Allen, Gillo Pontecorvo, Ennio Morricone, Pino Donaggio, ad artisti più giovani, anche se già affermati, come per esempio a Mimmo Calopresti e a Valeria Golino e, infine, a Presidenti della Giuria della Mostra del Cinema o a Funzionari della Biennale che si sono distinti nel corso della loro carriera lavorativa.