ROMA, DAL 10 OTTOBRE 2013
Le giornate del 10 e l’11 ottobre aprono la nona edizione di FotoLeggendo “A occhi Aperti”. Una rassegna che guarda al mondo e si interroga, attraverso una molteplicità di temi, sul linguaggio visivo contemporaneo. Un’esperienza culturale, divulgativa e didattica, piena di emozioni e possibilità di incontri tra i diversi linguaggi fotografici.
Con Yakuza di Anton Kusters, in anteprima italiana, il 10 ottobre Officine Fotografiche Roma apre la nona edizione di FotoLeggendo. A seguire l’11 ottobre all’ ISA – Istituto Superiore Antincendi – inaugura la collettiva composta da oltre venti mostre e installazioni. Come da tradizione, il 12 e il 13 ottobre, nei medesimi spazi, si prosegue con un ricco weekend che offre letture di portfolio, incontri, proiezioni e presentazioni editoriali. Le giornate si concludono con l’assegnazione dei tre Premi: FotoLeggendo, G. Tabò ed Éxchange Boutographies.
Ogni anno FotoLeggendo assume connotati diversi, nei colori, nei contenuti e nel messaggio: A OCCHI APERTI, recita il claim di questa edizione.
Uno sguardo lucido, presente, focalizzato sulla realtà oggettiva che ci circonda, che non esclude una visione personale, introspettiva, autoriale, volta al futuro. Questo il filo conduttore che lega le mostre di Fotoleggendo 2013, una scelta deliberata di apertura verso differenti linguaggi fotografici, dal sociale al personale, dal reportage all’installazione fotografica, dal fotogiornalismo più crudo alla fine art più visionaria.
Visioni più che mai diversificate, frutto delle osservazioni di autori dalle provenienze geografiche e dalla formazione artistica tra le più disparate. L’intento di Fotoleggendo 2013 è quello di guardare il mondo con occhi aperti in un momento storico-culturale molto particolare per il mondo dell’immagine, nel quale siamo tempestati da una quantità di fotografie senza precedenti e si fa sempre più pressante l’esigenza di trovare un filtro per modulare la nostra cultura visiva, individuando progetti di alta qualità senza però restare ingabbiati in regole e preconcetti che appartengono ormai al passato. Un’apertura al mondo e al futuro quindi, attraverso una fotografia senza limiti o etichette, fatta di tanti nomi, tanti occhi, tante colorate culture.
INAUGURAZIONI MOSTRE (GIORNATE DEL 10 E 11 OTTOBRE)
FotoLeggendo porta con sé grandi racconti, a partire dal fotografo belga Anton Kusters che, in collaborazione col fratello Malik Kusters, ha fotografato la Yakuza, una delle mafie più potenti del mondo. Un lavoro documentaristico di portata straordinaria che non esprime giudizi e opinioni, ma testimonia, attraverso sensazionali fotografie, i riti della Yakuza giapponese.
L’11 ottobre alI’SA si presenta un ricco repertorio di immagini che vanno dalla fotografia documentaria a quella di reportage, passando per sguardi che pur ricorrendo alla realtà, seguono un percorso di ricerca più intimo e soggettivo. Molti i fotografi rappresentati da importanti agenzie, insigniti da prestigiosi premi internazionali, a partire dal pluripremiato fotogiornalista Robin Hammond. Il progetto dell’autore, Zimbabwe: Your Woods Will Be Named Silence, “le vostre ferite saranno chiamate silenzio”, documenta il crollo della società dello Zimbabwe, il collasso della sua struttura produttiva e le ferite inferte alla popolazione, una nazione che sta morendo di malattie e povertà nella disattenzione e silenzio generale.
Sull’onda della fotografia documentaria, il percorso visivo continua con la fotografa belga Brigitte Grignet con un lavoro ci immerge nella quotidianeità dell’arcipelago di Chiloé, a 1100 chilometri a sud di Santiago, in Cile. Chiloé-La Cruz Del Sur racconta i miti e l’eterna lotta tra la terra ed il mare di una società che crede ancora nelle navi fantasma, nelle streghe, in Dio e nel potere della comunità.
Tra le anteprime si collocano gli scatti di Thomas Herbrich che presenta The Truth About The Moon / La verità dello sbarco sulla luna. Una serie di sequenze che mettono in scena, in maniera molto divertente, la missione sul pianeta lunare, burlandosi delle teorie cospiratorie che gli uomini, negli anni, hanno alimentato.
Il fascino di Oslo nelle fotografie di Morten Andersen. Black And Blue cattura il paesaggio metropolitano, alternandolo ad attimi di euforia della “comunità” notturna nella Capitale norvegese. Una registrazione inaspettata di fugace bellezza, spesso colta nelle sue espressioni più aspre e crude. Le figure confuse, le luci sporche, le strade desolate con e forme austere degli edifici modernisti offrono una visione essenziale della città in movimento, quasi sempre sprovvista della presenza umana.
Dal nord Europa al sud dei Balcani con le fotografie di Giovanni Cocco. Forgotten Memories, riporta le condizioni dei pochi monasteri rimasti in Kosovo, della chiesa ortodossa serba, e la vita dei monaci che tentano di preservarli.
In viaggio lungo la Route 1 con Rafal Milach, la strada principale che percorre in maniera circolare l’Islanda. In The Car With R non va alla scoperta del paesaggio islandese, ma dei rapporti che si instaurano nel corso di questo insidioso viaggio.
FotoLeggendo non poteva non tenere conto del processo di democratizzazione della fotografia che si è avuto grazie ai social network.Adele Sarno, giornalista e fotografa, insieme a Lina Pallotta raccolgono queste testimonianze con #hashtag. Luoghi e immagini uniche che non avremmo mai potuto avere senza il prezioso scatto dei fotografi che pubblicano su queste piattaforme, un osservatorio privilegiato, sempre puntuale, da cui curiosare e conoscere il mondo.
FotoLeggendo scopre e promuove anche i nuovi talenti attraverso i suoi premi.
Vincitore del Premio FotoLeggendo e del Portfolio Italia 2012 con Turkish Blue Gold, Tommaso Protti analizza con questo reportage lo sviluppo del progetto GAP (Guneydogu Anadolu Projesi), un piano di sviluppo regionale lungo il Tigri e l’Eufrate, per modernizzare l’Anatolia sud-orientale. Il fotografo, grazie anche al premio ricevuto, attualmente è membro dell’Emerging Talent presso Reportage by Getty Images.
Camilla De Maffei, selezionata al Festival Boutographies – Rencontres photographiques de Montpellier, presenta The Visible Mountain – Sarajevo (2010-201). Condotto a Trebević, la montagna ai piedi di Sarajevo, il progetto è basato sull’interazione tra fotografia ed antropologia sociale che esplora il passato e il presente di un territorio dimenticato,
Alla quinta edizione, il concorso Giovanni Tabò 2013 ospita i due finalisti Oliviero Fermariello con Ab Aeterno e Graziano Panfili conSono tra noi.
Il primo riporta gli incontri, in diversi Paesi, del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), l’organo della Chiesa cattolica cui è affidato l’incarico di creare comunione e condivisione tra i diversi vescovadi europei. Il secondo selezionato, attraverso giochi di luce, invita a calarsi nelle suggestioni del mondo paranormale e in particolare sul fenomeno degli avvistamenti di UFO.
Tra le giovani promesse, Martina Cirese con Asankojo indaga il complesso rapporto tra identità, alterità, simboli e istituzioni: una rappresentazione onirica della crisi individuale nella nostra società.
Infine, dopo il grande successo della scorsa edizione, nuove proposte per lo Spazio OF che si conferma un laboratorio di idee libere e aperte. Lo spazio è un incontro di visioni, fra i photoeditors “i voyeur dei voyeur” – come li definisce John G. Morris – e i fotografi che si sono formati all’interno di Officine Fotografiche. Sette photoeditors per dodici personalissimi modi di vedere la realtà. Una selezione che s’intreccia e dialoga fra bianco e nero, colore o pura sintesi di luce che hanno una comune finalità. Raccontare.
I photo editor: Giulia Foscolo, Cristiana Martinelli, Alessia Ricciardi, Sarah Carlet, Elena Hanim Onem, Mauro Pelella, Annalisa Polli hanno seguito gli autori: Alessandra Ascrizzi, Daniele Stefanini, Martino Chiti, Chiara Barraco, Eliana Bambino, Eva Kosloski, Fabio Renzi, Filippo Maria Gianfelice, Gianluca Abblasio, Pietro Guidoni, Emanuele Inversi, Domenico Pugliese.
LE INAUGURAZIONI E LE MOSTRE NEGLI ALTRI SPAZI
Dal 17 ottobre al 17 novembre 2013)
Il programma propone ancora mostre negli spazi della b>Gallery Cafè (The National Womb Baby boom in Nagorno Karabakh), dell’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata (Italia A Piedi, di Marcello Fauci), di 10b photography (Chernobyl Legacy Paul Fusco / Magnum Photos), s.t. foto libreria galleria (Dario Ignani 80’s Dark Portraits), cui si aggiunge una mostra a cura di Camera Oscura presso il Cinema Palazzo (Photo attack / atti di fotografia).